sabato 30 giugno 2012

Easy days, easy look




Lo so, ci sono varie correnti filosofiche arrovellantesi intorno al pantalone bianco, al concetto in sè: la violenza della macchia d'erba/terra/polvere sul cotone candido ha un nonsochè di primordiale. Di contro, sono una fervida sostenitrice del candeggio furioso, incondizionato e riparatore. A voi l'ardua, sì insomma, sentenza ed adesione. 


Pantalone bianco Zara + maglia rossa indefinibile (meravigliosa per chi sia dotata di tette, non certo per me medesima - notare le pieghe, lo scollo... quando allattavo era un piccolo orgasmo ad ogni occhiata - a parte l'allusione all'allattamento in sè, che faceva inevitabilmente scemare il tutto) + ballerina rossa e bianca con scritte stampate Studio Pollini. 
Consiglio: un look così semplice si sposa bene con qualche nota un po' ricercata, come appunto la scarpa firmata (e bella... la firma in sè non è sufficiente, perdindirindina), o un occhiale da sole classico e intramontabile (Ray-Ban, ovviamente, in versione Wayfarer).

giovedì 28 giugno 2012

... p.s:

per giustificarne l'acquisto... ecco la versione più seria della suddetta salopette..
Abbinata a una camicetta bianca con righe a rilievo e manica a tre quarti Intimissimi profondamente scollata, per finire con un trucco più deciso e una pettinatura un po' strutturata... per gustarsi una perfetta fiorentina in quel del "Borghetto" di Milano. Mi hanno lasciata entrare, per intenderci. In teoria, un bel tacco 11, magari nero, o color corda, riprendendo i dettagli della tuta... In pratica, vista la pioggia, stivali di gomma da pioggia tecnici (Slam, forse prossimamente immortalati).



quasi estivo

Devo assolutamente scollarmi le ragnatele dalle dita. Perchè non posso farlo anche io? Colpa di Maupassant? Non sarò mai Maupassant, ma probabilmente sono migliore di lui in una cosa. Fingerò, orbene, di avere qualcosa da dire in merito. 
Premessa: 28 anni, una vita sociale scarna come una vecchia poltroncina di vimini, un piccolo nano di 3 anni spesso nascosto nel mio armadio, insomma, un ibrido un po' confuso. Ok, basta. Primo outfit.


Qualche settimana fa, caldo ancora tollerabile, serata di famiglia. Salopette di jeans di una incredibile comodità (PepeJeans), vestibilità meravigliosa, dettagli un po' vintage, molto resistente. Giacca H&M bianca e blu, la riga in verticale regala qualche (illusorio) centimetro. Un po' importante, ma sdrammatizzato da maglie sotto molto semplici. Occhiali Moscot, orecchini bicolore vintage. Rossetto rosso, coordinato con decoltè scaraventata sotto al tavolo dopo tre minuti. 
Jacopo veste salopette Prenatal, maglia stampata GAS, scarpe Lotto.